Artistica o volgare: il nudo stupisce o inorridisce
La fotografia di nudo è un genere fotografico parecchio difficile da eseguire: non sempre lo si fa in maniera artistica. Alcune immagini risultano volgari e poco raffinate, altre quasi goffe come a voler scimmiottare la figura umana.
Fotografare corpi nudi non é semplice: fotografo e soggetto devono sentirsi a proprio agio, devono entrare in sintonia, non essere imbarazzati insomma. Spogliarsi di tutti i propri averi e restare nudi significa mettere a nudo la propria personalità, i propri sentimenti e non sempre risulta naturale. I corpi, inoltre, non sono facili da fotografare: amati o odiati, rappresentano la parte esteriore di un essere umano, il quale nutre sentimenti, ha delle sensazioni e il corpo, si sa, presenta molti difetti che, davanti a un obiettivo, escono fuori come lumache dopo una pioggia. Difetti che potrebbero portare ad abbassare la propria autostima.
Il nudo, quello integrale, può anche risultare noioso come una fotografia di reportage, se non si ha l’abilità di far risaltare il proprio concetto artistico, la bellezza del fisico o l’essenza stessa del soggetto.
Alcune volte la bellezza sta nell’espressione del soggetto (se nell’immagine risiede anche il viso) e distrae del resto del corpo nudo che fa da cornice; altre è il dettaglio che fa la differenza e con dettaglio intendo parte del corpo che riempie la fotografia, non inteso come punctum del testo visivo, quindi, parte dell’immagine che attira la nostra attenzione. Intendo quel caso in cui in una fotografia di nudo si rende partecipe solo una parte, anche se piccola, del corpo del soggetto: si percepisce a stento che parte del corpo possa essere e se ne studiano le fattezze, ma cattura lo sguardo e rende partecipe anche il più scettico amante della fotografia di nudo.
E’ un genere fotografico che, se non saputo eseguire correttamente, trascende nel volgare, nel porno e appare poco elegante. Fotografare un corpo (o parte di esso) nudo potrebbe essere un rischio per la reputazione di entrambi soggetti: mette a rischio l’integrità della persona ritratta e la professionalità del fotografo.
Oltre alla bellezza del corpo, in questo insidioso genere fotografico, si gioca spesso con le luci e con le ombre. Si sottolineano le curve e le particolarità dei corpi messi a nudo davanti a flash e luci direzionali che rimarcano silhouette e nascondono difetti. Con uno schema di luci adeguato si nascondono anche parti del corpo che non si vogliono fare vedere, si possono rappresentare figure diverse da quelle del corpo umano come forme geometriche, riflessi, giochi di sinonimie e metafore che portano l’occhio a strabuzzare davanti al testo visivo e osservare con accuratezza l’immagine.
Come ogni altro genere, deve avere i suoi maestri e le immagini devono essere piacevoli. La fotografia di nudo può attirare l’attenzione di molte persone che, per curiosità o per desiderio guardano un corpo che non può più nascondersi, che non può coprirsi. Un corpo nudo in un testo visivo rappresenta l’intimità, l’essenza del genere umano che vuole farsi vedere e che non ha più motivo di calersi dietro veli o abiti. Nel ventunesimo secolo, ogni media, ha mostrato il suo nudo, attraverso arte e volgarità. L’uomo non è più sconvolto se davanti ai suoi occhi passa una donna o un uomo nudo, quindi la fotografia di nudo deve essere artistica, deve distinguersi dalla bolgia mediatica che ci vuole fare ingerire tutto come scontato e giornaliero.