La fotografia sportiva è uno dei il generi fotografici che richiede una doppia conoscenza e tanta pratica: oltre la tecnica fotografica, infatti, bisogna conoscere le regole base dello sport che si vuole fotografare.
Cercherò di fare un discorso generico per tipologie di sport outdoor, ovvero sport che si praticano all’aria aperta, altrimenti il discorso sarebbe davvero lungo, quindi, gli esempi che porterò sono, soprattutto, per l’esperienza che ho fatto in campo.
Prima di tutto, per poter scattare delle fotografie di uno sport outdoor bisogna settare la macchina fotografica a tempi molto veloci: tempi di scatto da 1/500 in su, ISO bassi, diaframma che va da f7.1 e oltre. In tal modo, saremo in gradi congelare l’attimo e avere quanto più nitidezza possibile.
Dobbiamo, però, riuscire ad anticipare il gioco, cioè riuscire a prevedere le mosse degli atleti per poter essere nel posto giusto, al momento giusto e senza farci cogliere alla sprovvista. Questo significa che dobbiamo conoscere le regole base dello sport: avere un’infarinatura delle regole di gioco compresi falli. Dobbiamo sapere che un atleta che pratica il salto in alto cerca di avere un certo slancio prima di praticare il salto, quindi fa una rincorsa e poi si gira di spalle e salta l’asta rivolto di schiena. Bisogna, quindi, conoscere anche le posizioni idonee per ogni tipologia di sport.
Se vogliamo essere ancora più pignoli, studiamo le regole e guardiamo alcune immagini su internet. Vi consiglio, su Instagram, di seguire il profilo di getty images sport. (https://www.instagram.com/gettysport/)
Non siate però ambiziosi alla vostra prima esperienza, perché fotografare lo sport non è poi così facile. Provate e riprovate. La tecnica e il vostro sguardo si affineranno col tempo. Inoltre, ogni sport ha la sua fotografia: non si possono fare le fotografie di rugby allo stesso modo in cui si fanno le foto di corsa o getto del peso. La posizione in campo di un fotografo è decisa dal tipo di sport; non puoi metterti frontale se vuoi scattare a una gara di lancio del giavellotto!
Adesso parliamo di fotografia sportiva artistica!
Un giorno mi è stato detto: “prima impara a usare la tua macchina fotografica, poi avrai la capacità di trasgredire le regole.” Vi ricordo che la fotografia è fatta anch’essa di regole che si possono infrangere e creare delle immagini artistiche interessanti.
Allora, per fare una fotografia artistica di sport cosa si potrebbe fare?
Innanzitutto si potrebbe cambiare il punto di vista! Non mettersi nella posizione che ti dà la migliore visuale e avere delle foto diverse. Si potrebbe sviluppare un progetto fotografico sportivo studiandosi un punto di vista nuovo e interessante (ricordatevi la parola interessante, il punctum della fotografia).
Si potrebbero cambiare i parametri della macchina fotografica: cambiare, per esempio, i tempi di scatto, rallentarli in modo da ottenere una foto in movimento; oppure aprire il diaframma a f2.8 (se il vostro obiettivo ve lo permette) e avere una messa a fuoco concentrata proprio su un particolar movimento o sul viso dell’atleta. Alla fantasia non si pongono limiti, insomma!
Io, personalmente, ho scattato fotografie sportive imparando tanto sul campo, quindi, la pratica in questo caso fa la differenza. La prima volta, però, che ho fotografato uno sport non conoscevo nemmeno le regole del gioco. Un amico mi ha invitato a un campo da rugby e io ho accettato senza batter ciglio. Risultato??? Non sapevo cosa stavo guardando! Non sapevo le regole del gioco e, soprattutto, non riuscivo a seguire il gioco. Diciamo che il rugby non è proprio intuitivo la prima volta che si guarda una partita!
Volevo, però, portare a casa qualche scatto (se non altro per il ricordo di essere stata al campo). Mi sono chiesta cosa mi conveniva fare in quel caso e la risposta era proprio lì, davanti a me: per vincere una partita cosa fanno i giocatori di rugby? Devono fare meta! Giocano animatamente per arrivare a fare meta con la palla. A quel punto non mi sono fermata più. Mi bastava, quindi, seguire la palla. Sembrerà strano come ragionamento, ma ha funzionato!
Il secondo quesito che mi è venuto in mente è stato nella post produzione: quali immagini sarebbero state le migliori per poter descrivere il rugby? Non conoscevo la tecnica, nè le regole di gioco, quindi???
Il primo giorno, lo ammetto, ho selezionato a sentimento (molti direbbero di aver fatto fotografie artistiche!). Ho preso immagini in cui il pallone era ben visibile, i giocatori avevano delle espressioni particolarmente rudi e ho fatto la mia selezione.
Successivamente ho studiato le regole del gioco, ho visto molte partite di rugby e praticato diversi campi da gioco. Tutto questo se fatto in anticipo ti aiuta a non perdere tempo e scattare le immagini giuste. L’esperienza insegna.
Riassumendo: conoscenza tecnica (della propria attrezzatura e dello sport), posizionamento corretto in campo o in pista e tanta pratica.
Proprio nel mio sito ho dedicato una galleria alla partita della nazionale di rugby che si è disputata allo Stadio Angelo Massimino di Catania.
A voi il link!
www.agatalagati.it/sport/