STRAIGHT PHOTOGRAPHY
Ansel Adams e il gruppo f64
La Straight Photography nasce negli anni venti del XX secolo in contrapposizione al Pittorialismo. Quest’ultimo si rifà alla pittura a livello iconografico, contenutistico e compositivo, quindi un modo, per la straight photography, fuorviante di vedere e raffigurare il mondo.
Addentriamoci, anche se brevemente, nel mondo del Pittorialismo con la definizione sull’enciclopedia Treccani: “Nella storia della fotografia, termine usato (talora con connotazione negativa) per indicare la tendenza di molti fotografi dell’Ottocento a imitare canoni estetici propri della pittura al fine di conferire dignità artistica alle proprie opere”.
Le fotografie erano quanto di più artificioso si possa immaginare e per assurdo, adesso, nel XI secolo, ritroviamo un nuovo modo seppur lontano della stranezza messa in scena nel 1800 di scattare fotografie denominato Fantasy. Di seguito una fotografia degli inizi del 1900 di corrente Pittorialista.
La Straight Photography, di contro, non è una corrente, ma una modalità di ripresa che evita qualsiasi contaminazione da parte di altre arti. Il messaggio è chiaro: qualunque alterazione della fotografia rende automaticamente meno puro lo scatto, e quindi meno vero.
La nascita di questa modalità di scatto va di pari passo con il rapporto socioeconomico di quegli anni in cui il mondo viene inghiottito da una forte depressione. L’apporto significativo della fotografia in questo periodo è stato di base documentaristico: grazie all’uscita sul mercato della Leica, camera di piccolo formato facile da trasportare e da maneggiare per chi scatta in strada, vediamo nascere il reportage e la figura del fotoreporter.
Nel 1932 in California Ansel Adams insieme a Imogen Cunningham, Willard Van Dyke, John Paul Edwards, Consuelo Kanaga, Sonia Noskowiak, Henry Swift ed Edward Weston, fonda il Gruppo f64, un collettivo di fotografi che aderisce a questa modalità di scatto. Il gruppo fonda, di fatti, il suo precetto sul termine f64 che è l’apertura dell’obiettivo (per camere di gande formato) con la quale si ottiene una migliore visibilità di dettagli insieme alla tipica profondità di campo dell’occhio umano. Significa riportare in fotografia ciò che riusciremmo a guardare a occhio nudo. Il gruppo f64 si batte per definire la fotografia come forma d’arte che sfrutta solo sistemi fotografici senza deviazioni su altre forme artistiche,
Oltre al pioniere Ansel Adams che scatta più che altro paesaggi, quindi poco incline al lato sociale dell’epoca, ci sono fotografi come Dorothea Lange e Walker Evans che documentano l’America della grande depressione: raccontano le problematiche delle persone ai margini della società tra la California e Cuba. I loro reportage sono pilastri iconici del racconto sociale del mondo occidentale immerso fra rivolte popolari, immigrazione e classi operaie disagiate.
Approfondiremo meglio alcuni autori in altri articoli. Meritano una pagina tutta loro e una documentazione più ampia. Intanto